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PAROLE IN LIBERTA’ di Martinelli e “LA NAZIONE”.

Questo articolo è in risposta al processo diffamatorio che “la nazione” e alcuni politici locali stanno portando avanti sull’esperienza di autogestione delle Madonne Bianche.
Abbiamo deciso di rispondere una volta per tutte perchè sappiamo bene che una bugia ripetuta per 1000 volte diventa realtà per qualcuno.
La cosa che ci fa più sorridere è che i giornalisti e politicanti che ci criticano dimostrano di essere prima di tutto disinformati su quello che l’esperienza di autogestione che la polisportiva sta vivendo.
Invitiamo chi scrive questi interventi mistificatori a venire  alla Polisportiva per appurare la realtà dei fatti.
Cibo e bevande, spesso portati da casa, sono distribuiti su offerta.
L’impianto elettrico è stato rifatto completamente, i servizi igienici sono regolari e funzionanti e l’allacciamento idrico pure. Ma a chi ci attacca questo evidentemente non interessa. Ci pare chiaro che l’intento non sia raccontare la realtà quanto strumentalizzare l’esperienza per secondi fini e obbiettivi politici .
Per quanto riguarda gli abitanti del quartiere abbiamo sempre cercato la via dell’inclusione nella riqualificazione e dell’amministrazione comune della polisportiva, con assemblee di gestione aperte. Ci siamo sempre attenuti alle regole della buona convivenza, musica solo nel fine settimana (e non sempre) fino a mezzanotte. Abbiamo anche scambiato con loro un indirizzo mail e due diversi numeri di cellulare per essere sempre contattabili.Criticate il nostro modo di finanziarci perché “illegale”, ma basterebbe venirci a trovare per notare come questi soldi vengono spesi. I lavori fatti per migliorare lo stabile ed il parco sono stati diversi e come ovvio i materiali hanno un costo, cosi come le utenze che abbiamo riallacciato.

Chi ci critica è lo stesso che per anni è stato al governo della città e sul quale ricade la responsabilità del degrado del bene pubblico adesso riqualificato. La Nazione affronta le stesse critiche in modo congiunto e politicamente affine, quasi scritte dalle stesse mani e si lamenta della mancata tassazione delle poche offerte necessarie alla vita del bene pubblico.
Mentre invece, queste testate giornalistiche ricevono migliaia di finanziamenti pubblici per la disinformazione di cui si fanno portatrici.
Il tentativo di paragonare la Polisportiva Autogestita Madonne Bianche ad un’attività commerciale è quanto di piu ridicolo possibile perché:
1)Nessuno ne ha mai ricevuto il benché minimo guadagno personale (mentre ampio è stato il tempo che ciascuno di noi vi ha dedicato)
2) Se vogliamo che il parco delle Madonne Bianche resti un luogo pubblico, questo deve essere ristrutturato con soldi pubblici (nonché di chi lo vive).
3) Ci sembrerebbe assurdo dover tassare i soldi che noi stessi – e chi supporta la polisportiva – mettiamo per la ristrutturazione e il mantenimento dello spazio sociale, culturale e sportivo.
Forse la parola autofinanziamento non è compresa da chi ricopre una posizione di potere e si sente legittimato a gettare fango sulle iniziative che partono dal basso. La loro idea di buona amministrazione è la svendita dei beni pubblici ai privati o il loro abbandono, come dimostra il caso delle Madonne Bianche.
Da parte di chi è stipendiato per conseguire questi brillanti risultati, non accettiamo critiche nei confronti di chi sta proponendo un nuovo modo di gestione popolare del bene pubblico e che dimostra di vincere, dove la gestione mercificata e dall’alto ha fallito.
La parola legalità, della quale vi fate messia, è da voi usata sistematicamente in base all’obiettivo che vi proponete di raggiungere. Secondo voi bisogna tassare un’attività di riqualificazione e autogestione di un bene dove i soldi pubblici storicamente non sono mai arrivati o sono stati addirittura sprecati (come il caso di ristrutturazione del 2011 e il successivo riabbandono dopo nemmeno 3 mesi).Rientrano nella legalità le undici scuole lucchesi con problemi strutturali non a norma o le strutture sportive che versano nelle stesse condizioni ?
E’ legale l’inquinamento cittadino fuori da ogni standard civile?
Legalità è sgomberare e denunciare chi occupa una casa vuota, per necessità, a scopo abitativo (come successo nei giorni scorsi) ?
Legalità è chiudere i pochi spazi giovanili lucchesi che creano aggregazione e socialità perché “frequentate da persone pregiudicate o pericolose” (?!?) ?

Legalità è svendere oltre 20 spazi pubblici a privati oppure cederli alle fondazioni bancarie con la scusa dell’ “Alta formazione”, noncuranti dell’utilizzo collettivo che questi dovrebbero avere.
Se le cose stanno così, possiamo dirci completamente ostili alla vostra idea vuota e opportunista di legalità.
TORPEDO LUCCA